Incontro con

Anthony Bonnet

Ristorante Les Loges

Il mondo segreto

In una gradazione crescente, i piatti di Anthony risvegliano i cinque sensi.

Come nel bel mezzo di un frutteto, estetici, profumati, golosi, sorprendenti, a volte sconcertanti; guidano i gastronomi su un percorso iniziatico dove ogni ingrediente è un elogio alla natura, come collegato al mondo invisibile del vivente, la cui versione più compiuta sembra essere l’alveare, per il quale il cuoco nutre una passione che risale all’infanzia. Lo chef lionese è come un pesce nell’acqua a contatto con i produttori locali e del Rodano, di cui non ha mai lasciato il grembo.

Parola dello chef

Attraverso la mia cucina ispirata a ciò che conosco e a ciò che ho assaggiato, desidero trasmettere e condividere il vero sapore dei prodotti. Qualunque siano le passioni che voglio esprimere nel piatto, ho bisogno di basarmi su solide fondamenta, conoscenze, una storia. Anche Lafont ne ha una, ritrovo la stessa visione delle cose.

Anthony Bonnet

Allattato all’agricoltura dal padre e dal nonno contadini nei Monts du Lyonnais, Anthony Bonnet cucina in connessione con la natura.

Questo figlio della regione conosce i cicli delle piantagioni al ritmo delle stagioni. Si forma nelle cucine di Jean Brouilly, chef stellato a Tarare, prima di raggiungere Philippe Gauvreau al ristorante due stelle La Rotonde, a Charbonnières-les-Bains, a due passi da Lione. Nel 2004, la famiglia Sibuet gli affida la gestione del ristorante Les Loges, che viene rapidamente elogiato dalla critica, conquistata dalla creatività sfrenata dello chef. Distinto come « Giovane Chef di Talento » dal Gault & Millau nel 2007, poi una prima stella nella guida MICHELIN nel 2012, Anthony Bonnet punta alla seconda sotto l’impulso del gruppo Radisson Collections, il nuovo proprietario, che nutre grandi ambizioni per l’attività.